Io, Pierre Rivière, avendo sgozzato mia madre, mia sorella e mio fratello…

Uno spettacolo liberamente tratto dai documenti d’archivio
contenuti nell’omonima opera a cura di Michel Foucault

Francia, 1835. Pierre Rivière, giovane contadino normanno, uccide parte della propria famiglia e si dà alla fuga. Catturato trenta giorni dopo, sorprende gli inquirenti redigendo di propria mano un memoriale in cui racconta il matrimonio dei genitori, la propria vita e l’intima natura del delitto commesso. Nel 1973, Michel Foucault riporta alla luce la vicenda, pubblicando i relativi materiali d’archivio (referti medici, testimonianze, brani di cronaca) uniti alla stupefacente (per bellezza e pregnanza) confessione.

Attraverso una personale elaborazione scenica di tali documenti, Daniele Bernardi rivive, nel proprio corpo, con la propria voce, le vicissitudini di Rivière, in un abbacinante confronto con le tematiche, sempre attuali, del crimine e della follia. Lo fa assemblando una scrittura di scena che comprende interpretazione, partitura gestuale e una colonna sonora elettro-acustica eseguita dal vivo da Igor Vazzaz, in cui vengono fatte coagulare le autentiche parole del ragazzo con quelle di altre voci lontane nello spazio e nel tempo (da François Villon a Bob Dylan e Allen Ginsberg), per una riflessione teatrale sulla fragilità di qualsiasi visione progressiva dell’agire umano e sulla sostanziale vacuità, dinanzi alla “moralità” del crimine, delle ordinarie categorie interpretative cui si affida, solitamente, la nostra comprensione del mondo.

 

Crediti
di e con Daniele Bernardi e Igor Vazzaz
drammaturgia e regia Daniele Bernardi
dai documenti d’archivio contenuti nell’omonima opera a cura di Michel Foucault
musiche scritte ed eseguite da Igor Vazzaz
costumi Caterina Foletti
scenografia Ledwina Costantini
luci Andrea Borzatta e Diego Cinelli

immagine di locandina Marco Magurno
fotografie di scena Alessandro Ligato

con la collaborazione del Teatro delle Radici
e di Opera retablO

con residenze offerte da Rassegna HOME – Teatro Foce
SPAM! Rete per le Arti Contemporanee
e ERT – Emilia Romagna Teatro

e con il sostegno di Repubblica e Cantone Ticino – Fondo Swisslos
e di Fondazione Ernst Göhner

Spettacolo nominato nella shortlist
Incontro del teatro svizzero 2017

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